Sono le storie di straordinaria normalità a rendere tangibile le emozioni della vita e del motociclismo: imprevedibili e divertenti, surreali e così comuni. Alejando Gomez nasce in Costa Rica e fin da piccolo si appassiona alla velocità e al mondo delle moto. Inizia con il motocross da bambino con il padre e i due fratelli minori. Poi, poco meno che ventenne, il passaggio alle moto da strada, e subito dopo la decisione di emigrare, lasciando casa, amici, lingua e passioni … il fato però è imprevedibile ma è proprio ciò che aggiunge il sale alla vita. Gomez arriva così in Italia nell’estate 2019: “E stato particolarmente curioso –spiega- l’ultima cosa che mai mi sarei aspettato quando sono arrivato qui in Italia era proprio quella di tornare su una moto e rimettermi a gareggiare in pista. Ho iniziato a lavorare in un’officina di Novara, anche se il meccanico non è mai stata la mia professione, però ho sempre corso e la moto è da sempre la mia passione. Così scherzando con i colleghi è nata l’opportunità “Dai – mi dicevano – ti troviamo tutto noi, dalla moto, alla tutta e andiamo a fare due giri in pista”.
E così è stato. Da lì è stata una continua escalation: siamo scesi in pista l’anno scorso a Cervesina per l’ultima gara del CRV, campionato promozionale ospitato all’interno dei trofei MES e quest’anno abbiamo deciso di provarci più seriamente, per puntare al titolo della categoria”.
A giudicare da come è andato il primo round possiamo dire che sei partito con il piede giusto. “Sì, vincere il primo round è stato emozionante. A ripensare a come tutto è iniziato anche abbastanza ironico. Ora con la prima vittoria ci credo ancora di più. Il lavoro che abbiamo iniziato è importante e sognare non costa nulla”. L’obbiettivo per il round di Cremona è ripetersi? “Sicuramente sarebbe bello ripetersi. Il livello degli avversari è comunque buono e in molti hanno ambizioni. Io, di certo, ci proverò”.
Come è stato il passaggio dai campionati stranieri a cui eri abituato al CRV e quindi al paddock dei Trofei Motoestate? “Qui in Italia c’è grande passione e grandi opportunità di confrontarsi per chi ama il motociclismo. Con un budget ridotto si riesce a fare campionati come il CRV e le altre classi del MES. All’estero, per lo meno dove ho vissuto io, è diverso. Poi qui i circuiti sono tutti nel nord Italia, in poco tempo si arriva in autodromo. Si corre solo su sabato e domenica, questo permette di non perdere giornate di lavoro, poiché si arriva in pista venerdì anche a notte fonda. L’atmosfera è famigliare: l’ambiente ideale per divertirsi anche fuori dalla pista e provare a fare bene in gara”.
I trofei MOTOESTATE ed il CRV Piemonte saranno nuovamente in pista l’ultimo week end di Maggio sull’ autodromo di Cremona. La giornata sarà preceduta dalle prove libere Cremona aperte anche ad amatori prenotabili sul sito www.proveliberemoto.it